![]() Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Beni Culturali Dipartimento di Scienze umane Sezione Scienze storico-archeologiche e dei beni culturali |
|
I Seminario di Studi sul Tardoantico e
lAltomedioevo
in Italia meridionale
Il notevole incremento qualitativo e quantitativo delle ricerche e larticolata complessità del dibattito sul Tardoantico hanno senza dubbio rappresentato anche per lItalia meridionale, come per altre realtà mediterranee, la più rilevante novità negli studi nei settori antichistico e medievistico degli ultimi decenni. Non cè dubbio che un rinnovamento significativo del dibattito sul Tardoantico nel Mezzogiorno sia derivato, in primo luogo, da compiute indagini a scala regionale, che hanno consentito di sgombrare il campo da atavici rigidi schemi interpretativi preconcetti di 'sviluppo/arretratezza', troppo a lungo adottati come filtro per la lettura dei fenomeni di continuità e discontinuità, crescita e destrutturazione dei vari ambiti regionali. Lo sviluppo delle conoscenze dell'Italia meridionale tardoantica ha indubbiamente risentito, in alcuni casi, della feconda convergenza interdisciplinare delle varie scienze storiche con luso integrato di fonti archeologiche, giuridiche, letterarie, epigrafiche. Positiva è stata inoltre linfluenza delle nuove ricerche su Roma, Ostia ed altri grandi centri del Mediterraneo soprattutto per ciò che concerne la circolazione delle merci.
Segnali tangibili della metamorfosi
avvenuta negli studi degli ultimi decenni, anche in Italia meridionale, sono
due convegni internazionali svoltisi nel 1998: il 38° Convegno di Studi sulla
Storia e l'Archeologia della Magna Grecia, con sede a Taranto, è stato dedicato
a "L'Italia meridionale in età
tardoantica". A Napoli, invece, si è tenuto il Convegno su "Modalità insediative e strutture agrarie
nell'Italia meridionale in età romana". Una importante tappa in questo
processo è stata costituita dalla Tavola Rotonda tenuta a Roma nel 1989 sulla
Calabria fra Tardoantico e Altomedioevo, organizzata dalla Soprintendenza
Archeologica della Calabria e dallEcole Française de Rome. Sulla scia di tali
esperienze si è deciso di individuare una sede di dibattito e di periodici
incontri sul Tardoantico e lAltomedioevo in Italia meridionale, sul modello
dei Seminari sul Tardoantico e lAltomedievo in Italia settentrionale giunti
allottavo appuntamento incentrati su tematiche relative alle campagne, alle
fine delle ville, alle fortificazioni, ai territori di frontiera, alledilizia,
alle ceramiche, alle sepolture, ai luoghi di culto rurali.
Il Seminario si propone di avviare un confronto sulle profonde trasformazioni che si verificarono nella fase compresa tra letà tardoantica e lAltomedioevo (IV-X secolo) nei vari comparti dellItalia meridionale. Come argomento del I incontro si è scelto quello relativo a Paesaggi e insediamenti rurali in Italia meridionale tra Tardoantico e Altomedioevo con particolare riferimento ai caratteri delle strutture insediative rurali (fattorie, ville, villaggi), alle forme e alla modalità di occupazione, al fenomeno della cristianizzazione, al rapporto tra città e territorio, allorganizzazione della produzione agraria e artigianale, agli assetti della proprietà e alle forme del lavoro, alle tipologie edilizie e alle tecniche costruttive e, in generale, al complesso sistema economico e sociale.
Alcune delle principali
novità degli ultimi anni sono derivate, infatti, dagli studi sui paesaggi
agrari e, in particolare, dalle indagini sistematiche in alcuni specifici
contesti territoriali. Le ricerche non si limitano più solo alle forme
dell'insediamento, alla cultura materiale e allo studio delle relazioni tra
gruppi sociali, ma sono estese anche alle relazioni tra queste e lambiente,
mediante linquadramento ecologico (archeologia ambientale), grazie all'apporto
di nuove discipline archeometriche che con propri approcci e tecniche, mettono
a disposizione nuove fonti per la storia dei paesaggi antichi.
Le indagini sul
campo hanno evidenziato alcuni fenomeni: la formazione tra III-IV e V secolo di
un sistema agrario tardoantico, che tra VI e VII secolo sembra andare in
crisi, mentre appaiono emergere nuove forme di insediamento. In numerosi
territori si è registrato un diffuso abbandono dei siti in questa fase in cui
le trasformazioni toccarono forme e funzioni e non cè dubbio che gli elementi
di discontinuità appaiano prevalenti rispetto a quelli di continuità, sebbene
lancora scarsa conoscenza di alcuni importanti indicatori, quali le ceramiche
altomedievali, impongono cautela nel proporre generiche e pericolose
schematizzazioni.
Nonostante i recenti
notevoli progressi, molte restano ancora le lacune di conoscenza e numerosi i
problemi non risolti (dovuti in alcuni casi anche ai ritardi nello studio, agli
scavi rimasti inediti, al difficile accesso alla documentazione e ai materiali,
allancora limitata diffusione dei metodi dello scavo stratigrafico, della
ricognizione sistematica, dellarcheologia urbana, ecc.).
Lappuntamento è inteso come
occasione per presentare e discutere sia sintesi di ricerche in corso da tempo,
sia, soprattutto, dati inediti e risultati delle nuove ricerche e indagini in
corso (relative anche a singoli insediamenti rurali) con una particolare
attenzione alle prospettive di carattere regionale, attraverso il
coinvolgimento di quanti operano sul territorio: Università, Soprintendenze,
Istituzioni Culturali ecc.
Lincontro si inquadra nelle
attività promosse nellambito del PRIN Progetto di Ricerca Scientifica di
Rilevante Interesse Nazionale (con Cofinanziamento MIUR), Paesaggi urbani e rurali in Puglia e Basilicata dalletà del Principato
alla Tarda Antichità: ambienti e insediamenti, strutture produttive e dinamiche
commerciali, forme istituzionali e sociali, (coordinatore nazionale: G.
Volpe (Univ. Foggia); responsabili delle unità di ricerca nazionali: M.
Ciminale (Univ. Bari); L. Giardino (Univ. Lecce); F. Grelle (Univ. Lecce), M.
Gualtieri (Univ. Perugia); M. Silvestrini (Univ. Bari); D. Vera (Univ. Parma);
G. Volpe (Univ. Foggia).
Il I Seminario, organizzato
dallUniversità di Foggia e dallEcole française de Rome, si terrà a Foggia il 14-15
febbraio 2004.
Gli Atti del Seminario saranno tempestivamente pubblicati nella nuova collana Insulae Diomedeae dell'area delle archeologie del Dipartimento di Scienze umane dellUniversità di Foggia (edizioni Edipuglia).
Il termine per comunicare la propria adesione alliniziativa è il 30 settembre, indicando il titolo dellintervento e/o breve comunicazione corredato da un abstract e indirizzo, numero di telefono, fax ed e-mail a: archeologia@unifg.it
Per il supporto agli interventi saranno disponibili lavagne luminose, proiettori per diapositive e videoproiettori per presentazioni in power-point.
Per ulteriori informazioni: tel. 0881-750324-5-6; fax 0881-712310; segreteria organizzativa: dott. Maria Turchiano
Giuliano Volpe |
Ghislaine Noyé |