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IL GIURISTA E L'AVVOCATO

Nomikoi e rhetores
in CPR I, 18

CPR I, 18 (a. 124 d.C.)

 

 


Dal volume dei verbali d'udienza di Blesio Mariano, prefetto
della prima coorte a cavallo Flavia dei Cilici. In base a delega di Aterio
Nepote, egregio prefetto. 13 aprile 124.
Alla presenza del giurista Claudio Artemidoro. Afrodisio (figlio) di Apollonio
contro Ammonio (figlio) di Apione. Afrodisio attraverso l'avvocato
Soterico dice di aver contratto matrimonio non scritto (agraphos) con una tal
Sarapute e di aver avuto da costei Origene defunto ed
altri (figli). Poiché la legge chiama i padri all'eredità
dei figli (dei matrimoni) non scritti e la controparte pretende di essere erede in base a
testamento di Origene, non avendo costui secondo le leggi la facoltà di
scrivere un testamento in favore di alcuno, vivendo il padre,
ed essendo pertanto il testamento scritto in favore della
controparte inofficioso e contro la legge, chiede
di essere immesso nel possesso dei beni lasciati dal figlio.
Ed Ammonio attraverso l'avvocato Marciano risponde che
la legge degli Egizii concede a tutti di far testamento e di
lasciare a chi si voglia i propri beni; così d'istituire
erede il cugino del de cuius, insieme ad un altro
figlio della controparte; e che il testamento
reca il numero completo dei testimoni (necessarii). Blesio Mariano (disse):
si legga il testamento di Origene. (Aperto e) letto
il 27 dicembre del 123. Blesio Mariano,
prefetto della prima coorte a cavallo Flavia dei Cilici essendosi
consultato sulla questione con il giurista Artemidoro emise
il parere che fu enunciato in questi termini: il defunto Origene,
nato da nozze senza scrittura, sembra aver istituito contro le leggi
un erede, non avendo capacità testamentaria durante la vita
di suo padre. E poiché Ammonio diceva che Origene era nato da
nozze secondo le scritture (engraphos) e dal canto di Afrodisio
si confermava che quello era nato da matrimonio senza scritture (agraphos)
Blesio Mariano, prefetto della prima coorte a cavallo Flavia dei Cilici (disse):
Afrodisio lo dimostri nel termine di sessanta giorni.
Stando così le cose, Afrodisio richiede che venga redatto un inventario
dell'eredità qui lasciata dal de cuius. Blesio Mariano (disse):
ho ordinato che il funzionario della prefettura Isidoro stenda
l'inventario e ne consegni copia ad entrambe le parti, lasciando
la chiave della casa sigillata ad Ammonio. E poco dopo avendo Isidoro
annunciato che l'ordine era stato eseguito, Blesio Mariano
dispose che questa pronuncia venisse registrata apud acta. Claudio
… archivista registra il 15 luglio del 124.

 


© Gianfranco Purpura