Liceo Scientifico “V. ROMANO” Piazza Armerina

 

Classe I-A  Prof. Lina Carini

Classe III-B  Prof. Carmela Buscemi

 

 

La Consegna:

La seguente affermazione è sempre vera?

“Un numero pari si può sempre scomporre nella somma di due primi?

 

Argomentare le vostre affermazioni.

Tempo per la consegna: 2 ore.

 

            Organizzazione del lavoro:

  1. Fase 1: riflessione individuale sul quesito proposto (tempo 1 ora)
  2. Fase 2: argomentare in assetto di piccolo gruppo e registrazione delle strategie individuali (tempo un ora)
 
Analisi a priori della prima fase

A1: Verifica la congettura sommando numeri primi progressivi e verificando se la somma è pari oppure no.

A2: Sceglie un numero pari e considera i numeri primi inferiori ad esso; quindi verifica la congettura scegliendo uno di questi numeri primi e constatando se il complementare (differenza tra il pari e il primo considerato) è anch’esso primo.(uso delle tavole).

A3: Scompone il numero pari come somma di unità; quindi applica la proprietà associativa fino ad ottenere due primi tali che la somma sia il numero considerato.

A4: Scompone il numero pari in fattori primi e somma i fattori cercando di ottenere due primi.

A5: Verifica la congettura considerando numeri primi presi a caso.

A6: Si basa sulle cifre finali di un numero primo per accertare la verità dell’affermazione.

A7: Verifica se il numero pari è scomponibile nel prodotto di due primi più un altro primo.

A8: Verifica la congettura prendendo numeri naturali pari a caso oppure consecutivi.

A9: Verifica la congettura basandosi sulla conoscenza che la somma di due numeri dispari  è sempre un numero pari e osservata la particolarità del numero due, conclude che la congettura è vera per numeri pari maggiori di due.

 

ANALISI QUALITATIVA

Gli alunni della Secondaria Superiore hanno affrontato la consegna con piena consapevolezza del contenuto, in quanto già conoscono i numeri primi, i numeri pari, i numeri dispari e i criteri di divisibilità.

1^ FASE:

(tempo: 1 ora)

Nella prima ora gli alunni  affrontano la consegna in modo individuale .

Ognuno di loro con più o meno difficoltà cerca di dimostrare la congettura

utilizzando la tavola dei numeri primi e in qualche caso la calcolatrice.

 

2^ FASE:

(tempo: 1 ora)

Gli allievi si dividono in sei gruppi e in ogni gruppo ciascuno di loro socializza ai compagni la propria strategia.

Ogni gruppo socializza agli altri la propria strategia cercando di farla emergere.

 

In tutti i protocolli è presente l’aspetto pragmatico, nell’approccio alla consegna. Dall’analisi emerge che la maggior parte degli alunni ha cercato  di provare la congettura di Goldbach seguendo un procedimento dimostrativo di tipo induttivo (classe 1a),

Gli allievi verificano la congettura analizzando numeri pari piccoli in successione e numeri pari grandi presi a caso: alla luce dei risultati si rileva che il procedimento dimostrativo è prettamente induttivo, come già detto.

In questa fase la maggior parte degli alunni ha considerato anche  il numero uno come numero primo, perché, in caso contrario, essi hanno sostenuto che la congettura potrebbe rivelarsi. non attendibile

Superata l’incertezza tutti gli allievi hanno individuato la condizione che per verificare la congettura di Goldbach si debba partire da numeri pari maggiori del numero 2.

 

Inoltre, dato che il numero due è l’unico numero primo pari, si è notato che la scomposizione del numero pari quattro è anche un caso particolare, perché è l’unico scomponibile nella somma di due numeri primi pari: 4 = 2 + 2.

Alcuni hanno tentato di verificare  la congettura con un metodo sperimentale:

Alcuni allievi hanno cercato di procedere in modo ipotetico-deduttivo:

Per esempio, un allievo  formula le seguenti ipotesi:

“1a Ipotesi: si può scomporre un numero pari nella somma di due numeri primi considerando le due metà del numero dato:

2 = 1+1; 4 = 2+2; 6 = 3+3; 8 = 4+4;

e fa altre prove…, ma trovato un controesempio considera una 2a Ipotesi: cerca un altro modo per scomporre i numeri pari , che nelle precedenti prove non era riuscito a scomporre nella somma di due primi e trova  che è possibile scomporre tali numeri pari nella somma di un numero primo ,immediatamente precedente, con il 3 oppure con 5 oppure con 7”; concludendo:

”Secondo me un numero pari è sempre scomponibile nella somma di due numeri primi, perché la differenza tra un pari e un primo , dà come risultato un numero primo.”

Come si può notare c’è un indicatore di generalità denominato “sempre” e l’indicatore linguistico  denominato “perché”.                

 

L’ ipotesi di scomporre un numero pari nella somma di due numeri primi uguali alla sua metà si riscontra anche in parecchi alunni.

E’ da rilevare la considerazione che alcuni allievi avendo trovato il contro esempio  del 2  uguale 1+1 (contro esempio di tipo ostensivo), ritengono che ciò è sufficiente per smentire l’affermazione, deducono quindi che la congettura non è sempre vera; mentre altri concludono che la congettura di Goldbach è vera per numeri pari maggiori di 2, cioè introducono una condizione.

E’ da notare che non ci sono state argomentazioni di tipo tautologico, in quanto in ogni protocollo è sempre presente la verifica per più numeri, con opportuna giustificazione.

Per molti allievi l’argomentazione è stata bloccata dal misconcetto che la somma di numeri dispari da sempre un numero pari ( Sapere matematico , teorie ingenue ),ed essendo tutti i numeri primi dispari , ad eccezione del 2, hanno concluso che la congettura è sempre verificata per tutti i numeri pari > di 2, ed hanno notato anche la particolare scomposizione del 4 = 2 + 2, cioè il 4 è l’unico numero pari che risulta scomponibile nella somma di due numeri primi pari, essendo il 2 l’unico numero primo pari.

 

VALIDAZIONE

In alcuni allievi c’è il tentativo di trovare un metodo generale per la scomposizione di un qualsiasi numero pari nella somma di due primi.

Per esempio, nel protocollo di un allievo si legge:

 

“Si sa che la somma di due numeri dispari è sempre pari. Considerando che,  ad eccezione del 2, tutti i numeri primi sono dispari, allora la congettura di Goldbach  per essere sempre vera i due numeri primi devono essere o entrambi diversi da 2 o entrambi uguali a 2.

In formula :  p1+p2= n pari

 

 (con p1= n primo, p2 = n primo e n numero pari )

 

se p1 e p2 = 2 , o p1 e p2 diversi da 2 ,

 

Es. 598 = 587 + 11 ; 4 = 2 + 2.”

Qui si riscontra anche un indicatore di condizionalità.

 

Da un altro protocollo si legge:

 

“Un numero pari  , si può sempre scomporre nella somma di due numeri primi : 10 =7 + 3; 12 = 7 + 5;14 = 7 + 7;16 = 11 + 5;18 =11 + 7;20 = 13 + 7;…e fa altre prove.

Si può notare che usando un numero primo come costante e sommando con numeri primi sequenziali ,  ma non superiori a 7 si otterranno sempre numeri pari sequenziali.”

 

E’ evidente in questo caso che l’allievo si trova nell’impossibilità di estendere la sua sperimentazione all’intero insieme N; c’è, quindi, una chiara limitazione del suo processo induttivo.

Ancora da un altro protocollo:

 

“Quindi alla luce delle prove fatte risulta che la congettura di Goldbach è vera per numeri piccoli , non sembra tuttavia possibile trovare una regola ,che permetta di scomporre un numero pari maggiore di 2 nella somma di due numeri primi. Dato che i numeri sono infiniti e non si possono fare infinite prove,  non si può dimostrare , almeno in questo modo.”

 

Qualche allievo segue il procedimento del metodo di Cantor, cioè preso un numero pari, sceglie il numero primo più vicino al pari considerato “purché sia minore” , e calcola la differenza, se tale differenza è un numero primo, allora il numero pari è scomponibile nella somma del numero primo che lo precede e il numero primo ottenuto dalla differenza; se invece, tale differenza non è un numero primo  ripete il procedimento con il numero primo inferiore, e così via fino a determinare una differenza che risulti un numero primo,  così facendo si potrà sempre scomporre un numero pari nella somma di due numeri primi.

 

Alcuni hanno frainteso il tentativo di dimostrazione con la verifica del caso inverso della congettura di Goldbach; come si evince dalla seguente annotazione di un allievo:

 

“La congettura di Goldbach è esatta, perché la somma di due numeri primi, purché dispari(quindi escluso il 2) dà come risultato sempre un numero pari.

Es: 10 = 5 + 5; 28 = 23 + 5; 64 = 41 + 23.

Ma nel calcolo di numeri grandi, per facilitare l’operazione, abbiamo adottato un metodo, che consiste :

a) Cercare il numero primo più vicino al numero pari da scomporre, ricordando che il

     numero primo debba essere sempre minore del numero dato.

b) Trovare la differenza fra il numero pari e il numero primo scelto.

c) Verificare che la somma fra il numero primo scelto e il numero primo trovato dalla      differenza del numero pari per il numero dispari primo, dia come risultato il numero pari scelto.

Es: 1112 = 1109 + 3  ;   178 = 161 +17 ; 582 = 563 + 19. “

 

Dall’analisi effettuata si evince che gli indicatori linguistici più comunemente usati sono:

- Sommando … vediamo che si formano numeri pari …, quindi la congettura di Goldbach è  sempre vera .

- Abbiamo notato che …

- Inoltre abbiamo verificato che…

- Abbiamo altresì notato…

- Abbiamo perciò constatato …

- Dato che i numeri sono infiniti …

- Pertanto…

- Quindi “ Alla luce delle prove fatte risulta che ….   Non sembra tuttavia possibile…

- Quindi…

- Si perché…

- In quanto..

- perché…

- sempre…

-Essendo…

-Perché essendo….dà sempre

-Considerando le due tabelle (di tipo locale) dove … mentre … noteremo  che contiene sempre…  

-Può essere sempre vera soltanto se…, però può anche essere vera se (indicatore di condizionalità)…e ciò è possibile solo…

-Discutendo … abbiamo dedotto che…

-perché dovrebbe…

-Quindi essendo…

-Noi sappiamo che…quindi abbiamo dedotto che…dà sempre …

-Da questo ne deduciamo che (indicatore di generalità)

Quindi  (indicatore di conseguenzialità) affermiamo che … si può sempre …

-Sapendo che…

Si trova anche l’indicatore linguistico di generalità “sempre”.

 

C’è da sottolineare, infine, che durante la prima fase il docente ha sollecitato gli allievi a rileggere il testo della consegna, per cercare di provare la congettura.

Ogni allievo nella prima fase ha elaborato un protocollo individuale.

Invece, nella seconda fase gli allievi sono stati sollecitati a cercare di formulare un metodo generale per scomporre un qualsiasi numero pari.

Alla fine della seconda fase, per ogni gruppo, un allievo ha socializzato agli altri gruppi la strategia di gruppo, che è stata consegnata in un protocollo, come relazione di gruppo.

 

 

 


Analisi quantitativa cumulativa dei dati

 

1) Albero implicativo

 

 

 

Dal trattamento statistico dei dati emerge che le concezioni A7 e A4 sono prerequisiti per le altre strategie utilizzate dagli allievi. Secondo la strategia A7 se l’alunno è in grado di verificare se un numero pari è scomponibile nel prodotto di due primi  più un altro primo allora è in grado di implementare le altre strategie, in particolare anche la strategia A4 secondo la quale l’alunno scompone il numero pari in fattori primi e somma i fattori cercando di ottenere due primi .

Osserviamo che la strategia A7 implica tutte le altre in quanto è il teorema di Chen Jing-Run (1966) secondo il quale un numero pari si può esprimere come somma di un primo e il prodotto di due primi. Questa è la strategia vincente per la soluzione della congettura di Goldbach. Naturalmente  questo teorema non risolve la congettura ma è strategia che più si avvicina alla probabile soluzione, e sulla quale i matematici stanno lavorando. A4 è una strategia simile alla strategia A7 in quanto entrambe si basano sulla scomposizione di un numero pari in fattori primi

 

 


2) Albero della similarità:

 

 

 

Nella similarità si evince un legame tra la strategia A2 secondo la quale l’alunno sceglie un numero pari e considera i numeri primi inferiori ad esso; quindi verifica la congettura scegliendo uno di questi numeri primi e costatando  se il complementare (differenza tra il pari ed il primo considerato) è anch’esso primo e la strategia A9 secondo la quale la somma di due numeri è sempre un numero pari, ma osservata la particolarità del numero 2, conclude che la congettura è vera per numeri pari maggiori di due. Tale legame è giustificabile dal misconcetto posseduto dagli alunni riguardante la somiglianza tra i numeri dispari e i numeri primi. Nei protocolli si leggono affermazioni del tipo: “Si sa che la somma di due numeri dispari è sempre pari. Quindi considerando che ad eccezione del due  tutti i numeri primi sono dispari, allora la congettura di Goldbach è sempre vera se i due numeri primi sono entrambi diversi o uguali a due.”

La strategia A1, secondo la quale l’alunno verifica la congettura sommando numeri primi progressivi e verificando cosi se la somma è pari o no, è legata alle strategie A2 e A9.

La strategia A1 è collegabile alla strategia A8 infatti sono strategie inverse. Anche le strategie A2 e A8 sono simili in quanto mentre in A2 l’alunno scompone il numero pari in un numero primo e il suo complementare primo nella strategia A8 lo scompone a caso senza stabilire un criterio.

Anche la strategie A9 ed A5 sono simili alla strategia A8.

Osserviamo inoltre che le strategie  A1, A2, A5, A8, A9 sono tra loro indipendenti. Dal trattamento statistico dei dati non è emerso nessun legame implicativi tra loro.

 


3) Albero gerarchico:

 

 

 

Dal grafo si evidenzia una gerarchia marcata tra le strategie A3-A1 e A6-A2, ed inoltre la strategia A7 implica (come già osservato nell’analisi del grafico implicativo) le strategie A3 ed A1. Le strategie A6-A2 implicano la strategia A9. Le strategie A4, A5, A9 risultano staccate tra loro e rispetto alle altre strategie.

 

 

ANALISI FATTORIALE

Le strategie A1, A9 e A2 identificano i fattori lungo l’asse orizzontale. Le strategie A4, A8 sono strategie opposte alla strategia A5 rispetto alle suddette strategie. Osserviamo che ciò è in perfetto accordo con l’albero della similarità. Le strategie A4 e A8 sono entrambe strategie sequenziali, e si oppongono alla strategia A5 in quanto essa non è del tipo sequenziale ma di tipo random.