ing. Salvatore Sorce, Ph.D.
Didattica
F.A.Q.
Pagina aggiornata l'ultima volta: mercoledì 10 settembre 2014 17.13.
Che cosa sono le FAQ?
La pagina delle FAQ (Frequently Asked Questions) contiene le risposte alle
domande più frequenti che mi vengono poste, o mi si vorrebbe porre.
Leggere le FAQ evita notevoli perdite di tempo a voi e a me: mi mal dispongo
se mi accorgo che non le avete lette.
Perché dobbiamo leggere questa sezione?
Perché in questo modo potete soddisfare qualche curiosità ed evitare
domande imbarazzanti.
Perché insiste tanto sull'uso della e-mail?
Consulto la
e-mail costantemente, quindi è il modo più semplice ed efficiente di
contattarmi. In genere rispondo in tempi rapidissimi, a meno che non si
tratti di richieste di informazioni già pubblicate sul web o messaggi non
firmati. A questo proposito, ricordo di applicare le regole della Netiquette per
l'uso dell'e-mail (da
http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette):
Mittente: Alla fine del messaggio firma sempre col tuo nome.
Destinatari: Usa la casella Ccn o Bcc se devi inviare lo stesso messaggio a più destinatari.
Oggetto: Includi sempre l’argomento del messaggio in modo chiaro e specifico.
Risposta: Cita il testo a cui rispondi il più brevemente possibile.
Risposta: Non richiedere automaticamente su tutti i messaggi la ricevuta di ritorno.
Testo: Controlla l’ortografia e la grammatica del tuo messaggio.
Testo: Non maledire, insultare o SCRIVERE A LETTERE MAIUSCOLE.
Testo: Rifletti bene su come il destinatario possa reagire al tuo messaggio.
Testo: Leggi il tuo messaggio almeno tre volte prima di inviarlo. Se sei in dubbio se mandare o non mandare un certo messaggio, "dormici sopra" e rileggilo il mattino dopo.
Non diffondere né spam né messaggi a catena.
Non usare l’e-mail per alcun proposito illegale o non etico.
Perché insiste tanto sull'uso del web?
La pagina web è estremamente comoda e rapida per
pubblicare avvisi e materiale. Sono molto assiduo nell'aggiornarla per cui
pretendo che si controlli con la stessa assiduità. Mi indispone leggere una
e-mail in cui si chiede una informazione che è presente magari tra le prime
righe della pagina del corso. Inoltre richiedo che gli allievi che frequentano i
miei corsi si registrino sul portale studenti di
Ateneo (http://studenti.unipa.it) che è
lo strumento più comodo, affidabile e flessibile sia per gli allievi che per il
docente. Ritengo inaccettabile che al giorno d'oggi non si possa in qualche modo
accedere ad Internet.
Possiamo fare la tesi con lei?
In generale si. E' però necessario
sapere che:
- siate disposti ad una interazione frequente (niente tesi assegnata oggi e
vista già stampata il giorno prima della laurea);
- siate disposti a trattare
gli argomenti con un taglio informatico;
- sappiate usare la rete.
E' necessario frequentare i suoi corsi?
In generale no. Alcuni studenti sono riusciti a superare i miei esami anche
con il massimo dei voti senza avere seguito il relativo corso. E' vero però che
mediamente gli studenti che seguono il corso comprendono maggiormente la
materia e hanno risultati migliori, in particolar modo quelli che
usufruiscono dei ricevimenti. In particolare ho osservato che chi non
frequenta incontra spesso difficoltà su alcuni argomenti concettuali
(algoritmi, basi di numerazione, sistemi operativi e macchine virtuali) e
sulla parte pratica (ove prevista); consiglio quindi di
partecipare almeno alle lezioni dedicate a tali argomenti.
In ogni caso, mi indispongo moltissimo se mi accorgo che venite a lezione solo per passatempo, stando magari in prima fila, mentre possibilmente chattate o, peggio, disturbate i vostri colleghi.
Sono aggiornate le dispense al centro stampa?
In generale NO! Ogni
anno apporto modifiche al programma per adattarlo alla realtà corrente, per cui
le slide vengono aggiornate di conseguenza. Scaricatele dalle
pagine relative al vostro corso sul mio sito.
Come mai non riusciamo a leggere le dispense che abbiamo scaricato
dalla rete?
Come prima cosa provate ad utilizzare l'ultima versione di Acrobat Reader.
Se anche questo tentativo fallisce fatemelo sapere.
Come si svolgono gli esami?
Le modalità di svolgimento degli esami
sono pubblicate nelle pagine relative ai singoli corsi sul mio sito, nella
sezione "Didattica".
Possiamo ripetere il suo esame?
Sì, quante volte volete a patto che siano rispettate le condizioni formali
dettate dal Regolamento Didattico di Facoltà (e.g., all'appello per
ripetenti si possono presentare solo i ripetenti). Il giudizio della
commissione non è assolutamente influenzato dagli eventuali errori che
avete commesso in passato.
Cosa fare se abbiamo una media molto bassa?
E' triste dirlo, ma se vedete che avete una media molto bassa o rischiate di
impiegare troppo tempo a laurearvi, pensate seriamente se vale la pena
continuare gli studi. Un laureato che ha una votazione estremamente bassa e
una lunga carriera accademica ha più difficoltà a trovare lavoro che un
diplomato con (almeno) cinque anni di età in meno.
Possiamo copiare agli esami?
Penso che uno dovrebbe studiare per il piacere di apprendere. Se passa
l'esame perché ha copiato o ha imparato ad eseguire meccanicamente gli
esercizi, ha buttato il suo tempo e ha disprezzato il mio impegno. Mi
è però altrettanto chiaro che, da che mondo è mondo, gli studenti provano
ogni tanto a copiare. In questo caso sappiate che
io non mi faccio alcuno scrupolo ad annullarvi l'esame se ad esempio vi
scopro con foglietti. Chiedere in giro per credere, l'ho fatto più volte.
E' vero che agli esami lei pone quesiti-"trabocchetto"?
Assolutamente NO.
L'esame NON è una gara tra docente e studenti: il docente, nel firmare un verbale con esito positivo, attesta che lo studente ha appreso i concetti della disciplina in questione con un grado pari al voto, viceversa rimanda lo studente. Questo atteggiamento è per voi garanzia di equità e correttezza.
Ciò significa che se rispondete bene all'esame, anche se non avete seguito il corso, potete tranquillamente prendere il massimo dei voti, così come se non rispondete bene, anche se siete stati presenti a tutte le lezioni, potete essere rimandati.
Il compito del docente è quello di aiutare i discenti a comprendere la disciplina affidatagli, accompagnandoli all'esame, non certo quello di far cadere loro in "trabocchetti".
Che cosa la ben dispone?
La cortesia. Io ho un contratto per cui
devo fornirvi un servizio; faccio di tutto per fornirvelo al
meglio delle mie capacità e cerco di essere cortese e rispettoso nei vostri confronti:
cercate di esserlo anche voi nei miei. Un "grazie", un "per favore", un sorriso,
non costano niente e ben dispongono la gente. Anche la puntualità e il
rispetto delle date sono virtù da apprezzare. Vi prego di credermi
che sono molto dispiaciuto quando per qualunque motivo non riesco a
rispettare tali impegni. Anche per questa ragione insisto molto che fissiate
un appuntamento per e-mail quando volete incontrarmi, in modo che non vi
siano rischi di perdite di tempo.
Cosa non tollera?
La furbizia e la piaggeria. Ho profondo disprezzo dei furbi, dei
raccomandati, degli evasori, dei corrotti e di chi in genere approfitta
della sua posizione o del lavoro altrui. Nel mio
piccolo vorrei cambiare un poco le cose.
Di conseguenza:
C'è qualcos'altro che non tollera?
Il mancato rispetto delle persone e del lavoro altrui. Non faccio alcun caso
al vestiario, ma non sopporto che gli uomini tengano il cappello nei luoghi
chiusi, che si parli col docente indossando occhiali da sole, che suonino cellulari
o si leggano giornali durante le lezioni o gli
esami. Assolutamente imperdonabile chi sporca o, peggio, danneggia anche
solo con disegnini le strutture dell'Università. Ritengo invece che si possa
mangiare o bere durante le prove scritte di esame, se ciò è di
conforto, purché non si lascino rifiuti. Non si deve invece portare cibo nei laboratori.
Ci sono frasi celebri o motti che riassumono il suo modo di vedere?
"Dico quello che penso, faccio quello che dico" - Al Pacino in "Heat - La
sfida".
"Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo" -
Bud Spencer in "Chi trova un amico trova un tesoro".
"Solo due cose sono
infinite: l'universo e la stupidità umana. E della prima non sono sicuro" -
Albert Einstein.