La mostra, allestita al Museo Nazionale Romano: Terme
di Diocleziano, propone al pubblico i risultati delle
ricerche e della discussione tra storici e archeologi
sul tema, attraverso un percorso espositivo che si articola
in diverse sezioni che ripercorrono la leggenda della
fondazione della città, mettendo a confronto fonti letterarie
e iconografiche con i reperti archeologici rinvenuti a
Roma durante gli scavi antichi e recenti.
Strutturare
un'esposizione su origini così remote non è certo facile:
si rischia di raccontare in modo lacunoso o "favolistico"
eventi che sanno più di leggenda che non di realtà. Invece
la mostra narra, con cura didattica e ricchezza documentaria,
la genesi e il primo evolversi dell'Urbe, secondo le ipotesi
ricostruttive di Andrea Carandini e Rosanna Cappelli.
L'esposizione
si apre con il racconto dell'arrivo sulle coste laziali
dell'eroe troiano Enea per fondare la nuova città di Lavinio.
Le
sezioni successive sono dedicate alla nascita divina del
fondatore, al prodigioso allattamento della lupa, alla
fondazione della città e alla costruzione delle mura.
Molto suggestiva la ricostruzione in scala reale della
Porta Mugonia, dove, Romolo tracciò lo spazio sacro intorno
alle mura per la fondazione della città.
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