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Vent'anni di studio per immaginare la "macchina fatta di piccoli legni"

VILLASTELLONE - Osvaldo Falesiedi, 45 anni, viterbese, studi tecnici, addetto alla sicurezza industriale della Fiat Iveco, scultore in legno, è l'ideatore del rivoluzionario sistema di sollevamento dei blocchi delle piramidi. Come è potuto arrivare a riprodurre l'ingegnosa antica tecnologia? Quasi per caso. Molti anni fa infatti prese in mano un libro sull' antico Egitto e rimase incuriosito dal fatto che non ci fossero risposte concrete sulla tecnica di costruzione delle piramidi. Da allora la sua attenzione si concentrò sugli studi di egittologia e sulla ricerca. E, a vent'anni di distanza, può leggere il suo nome sulle più note testate giornalistiche, su Internet e persino sentirlo pronunciato da egittologi di fama internazionale e da ricercatori delle più importanti università del mondo. Falesiedi, andatura scattante, sguardo acuto, e una curiosità insaziabile, propone alla ricerca un'intuizione che ha dello straordinario. "Mi sono chiesto perché un popolo così all'avanguardia potesse pensare di sollevare tonnellate di granito con la sola forza fisica. Sicuramente dovevano utilizzare qualche sistema innovativo. Allora ho iniziato a documentarmi ed ho scoperto che usavano uno strumento di legno, ritrovato nella piramide di Cheope, e dall'osservazione di questo attrezzo ho elaborato una personale interpretazione di come poteva essere impiegato" racconta. L'aspetto curioso di tutta la vicenda è che l'ingegnoso ricercatore non è mai stato in Egitto, e per mettere a segno la sua ricerca gli è bastato documentarsi su libri, fotografie, disegni e reperti archeologici. Presto Falesiedi pubblicherà un libro, edito da Ananke, scritto in collaborazione con l'egittologo e presidente dell'associazione Imhotep Alfredo Luvino, la partecipazione degli studenti ingegneria civile del Politecnico di Torino e la supervisione di Vittorio Mussino, docente di fisica del Politecnico. Nella pubblicazione sarà approfondito il tema del sollevamento dei blocchi in verticale andando ad esplorare la teoria di Erodoto, il primo ad accennare alle "macchine fatte di piccoli legni" in grado di sollevare tonnellate di granito e da cui Falesiedi ha tratto gli spunti per la sua ricerca.

Patrizia Veglione
Corriere di Chieri - Venerdì 9 giugno 2000 - Anno 56 - Numero 23

   

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