Ritorna alla home page di Archaeogate Archaeogate: EGITTOLOGIA
Informazioni aggiornate su musei, università, collezioni, libri, missioni archeologiche. Motore di ricerca su siti del settore.
Egittologia Papirologia Archeologia Subacquea IURA Archeologia Classica Vicino Oriente archeologia Sperimentale  

Ritorna alla home page
Università
Musei e collezioni
Enti e Associazioni
Missioni archeologiche
Biblioteche
Manifestazioni
La società egizia
Scrittura
Viaggi
Giochi
Autori
Links
Archivio
Contatto  

...Sezione: Egittologia: Editoriale


Una Tac svelerà il volto delle mummie
Dall’Egizio alle Molinette cercando segreti millenari
(Da "La Stampa" del 11.2.2001 - Edizione TORINO - Sezione CRONACA Pag. 32)

IL MUSEO PIÙ IMPORTANTE D’EUROPA CERCA LA VERITÀ SUI SUOI TESORI

Harwa ha 3 mila anni, una grave scoliosi, e ieri pomeriggio è stato trasportato alle Molinette. Sulla barella dietro di lui c’era nel reparto di radiologia anche una donna, una sconosciuta, con una lunga maglia in rete di maiolica verde. «Reperti antropologici», è scritto sulla cartella clinica. MUMMIE. Una Tac superveloce nel reparto dell’Istituto universitario diretto dal professor Giovanni Gandini aiuterà gli antropologi del Museo Egizio a risalire all’età esatta della morte, a individuare eventuali malattie, a studiare il tipo di mummificazione utilizzata, e scoprire a quale ceto sociale appartenessero quest’uomo e questa donna vissuti presumibilmente fra il 1600 e il 1800 avanti Cristo. I dati ottenuti dalla tomografia assiale computerizzata, trasferiti su uno speciale e costosissimo programma di computer, consentiranno poi di ridisegnare tridimensionalmente quei cadaveri per riplasmare i due corpi con la resina ed esporli, nelle sale del museo, vicino ai sarcofagi. L’evento, ieri pomeriggio alle 14. Di Harwa, 1 metro e 52 centimetri di altezza, si sa soltanto che è stato sepolto nella Valle delle Regine, nella zona di Tebe, e che faceva parte di un gruppo di sarcofagi ammucchiati in una delle tombe dei figli di Ramesse III. Della donna si conoscono ancora meno particolari, Neppure un’identità presunta: anche lei, alta un metro e sessanta, ha certamente vissuto nella zona di Tebe, attorno alla 22ª dinastia, ma è comparsa dal nulla al Museo Egizio insieme ad altre MUMMIE di un’importante collezione: «Probabilmente faceva parte di un ceto sociale alto - spiega Anna Maria Donadoni, soprintendente del Museo Egizio - poiché sopra le bende portava quest’ornamento di maiolica, conosciuto come “corazza magica”». I due esami alle Molinette sono durati poco più di mezz’ora, fra trasporto, calibrazione della macchina, «visita medica». Ma la scansione vera e propria delle MUMMIE sotto la Tac è stata rapidissima, una manciata di secondi. «E in quel tempo brevissimo - spiegano il professor Gandini e il suo aiuto, Federico Cesarani - abbiamo eseguito 1119 rilevamenti. In pratica, è come se la macchina avesse tagliato in 1119 fettine la mummia, e per ognuna di queste fettine avesse analizzato tutte le tracce di storia rimaste: ciò che resta dell’organismo, fino ai più piccoli dettagli, dalla testa alla punta dei piedi». Harwa e la sconosciuta non sono mai state viste dal pubblico del Museo Egizio: fanno parte della trentina di MUMMIE riposte nel magazzino, ma sono fra i sarcofagi meglio conservati dei cento recuperati dal passato. Spiega il professor Renato Grilletto, direttore del Museo di Antropologia, che fa da consulente ai medici delle Molinette: «Queste due MUMMIE sono già state sottoposte a radiografie per verificare lo stato di conservazione. L’esame alla Tac, e a questa Tac in particolare, ci consentirà però di scoprire particolare altrimenti invisibili». Se la direzione del Museo Egizio è interessata soprattutto a ricostruire l’identità delle MUMMIE e a determinare la presenza di corpi estranei come gioielli più o meno preziosi, l’occhio dei medici punta invece verso l’aspetto più strettamente clinico: «Potremmo ad esempio scoprire che, a quell’epoca, le persone venivano colpite da un particolare male», spiegano all’Istituto di radiologia. E aggiungono: «Con una normale Tac le MUMMIE sarebbero rimaste in ospedale almeno due giorni, con l’apparecchiatura a nostra disposizione, invece, bastano poche ore». Prima di Arwa e della sconosciuta altre cinque MUMMIE sono state portate e «visitate» alle Molinette. Dopo di loro altre 13 saranno sottoposte alla tomografia assiale computerizzata. Qualcuna conservata meglio, altre con gli organi prelevati, mummificati, e reinseriti nel corpo. Tutti con il cuore al loro posto, «perché quattromila anni fa era il cuore, non il cervello, il centro dell’intelletto».


inizio pagina
pagina precedente

ritorna alla home
entra nelle rubriche entra nel forum contatta la redazione iscriviti alla news letter IICE Cerca in Archaeogate