docenti
Maurizio Carta (Chair)
Alessandra Badami
Daniele Ronsivalle


mentors

Barbara Lino
Annalisa Contato

tutors
Carmelo Galati Tardanico
Cosimo Camarda
MarinaMazzamuto
Dalila Sicomo

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MISSION
Il Laboratorio di Urbanistica sperimenterà soluzioni progettuali per le città di Palermo e Favara facendo riferimento al valore del milieu creativo e innovativo come risorsa locale e potente forza per progettare e restituire città fondate sulla cultura, sulla comunicazione, sulla cooperazione, sull’energia, sulla nuova manifattura e sulla mobilità sostenibile, capaci di produrre immagini innovative del progetto di rigenerazione, sostenibilità, sviluppo e attrattività. L’obiettivo formativo del Laboratorio è quello di fornire allo studente la capacità di analizzare e interpretare la città contemporanea per individuarne le strutture, le gerarchie e le relazioni al fine di guidarne l’evoluzione, imparando ad applicare paradigmi, metodi, strumenti e tattiche per progettare trasformazioni urbane sostenibili verso la Creative City 3.0. Lo studente apprenderà i principi, i metodi e le tecniche dell’analisi strutturale e sperimenterà la modalità di approccio alla creazione di nuovi cicli di vita per i luoghi della dismissione, dell’abbandono e della noncittà, attraverso la simulazione di processi di rigenerazione per il waterfront della città di Palermo e per la città di Favara.


METODOLOGIA DIDATTICA

Il Laboratorio si svolgerà attraverso lezioni teoriche e sperimentazioni progettuali in aula, verranno condotte alcune visite di studio e sopralluoghi e, nello spirito dell’articolazione dell’offerta didattica promossa dal nuovo ordinamento degli studi, si avvarrà del contributo di moduli integrativi di complemento e supporto al progetto formativo proposto.


METODOLOGIA DI VALUTAZIONE
La valutazione sarà continua durante tutto l’anno, attraverso la discussione seminariale degli argomenti trattati e la correzione del progetto in aula. Gli esami finali consisteranno nella discussione del progetto facendo riferimento agli argomenti affrontati durante l’anno.

CONOSCENZA NECESSARIA
Per poter affrontare i temi e le sperimentazioni del Laboratorio, lo studente deve aver seguito il corso di Urbanistica I ed il corso integrato di Urbanistica II ed Infrastrutture per la mobilità e i trasporti e deve possedere una conoscenza generale della storia e dei principi fondativi della disciplina urbanistica, degli elementi della città, degli strumenti dell’urbanistica e delle norme del diritto urbanistico.


RIVISTA DI CULTURE DEL PIANO PER LA CITTA' CREATIVA

VISION
Lo spirito cosmopolita e i nuovi paradigmi per la città del futuro

I più recenti paradigmi urbani (tra gli altri: Ricci, 2012; Fabian & Munarin, 2017; Carta, 2017) affermano che la città non è un meccanismo puramente artificiale, ma vive delle relazioni tra naturale e antropico, artificio e natura, con le stesse caratteristiche tipiche degli habitat. Si pensi ad esempio ai concetti di ecological urbanism (Mostafavi & Doherty, 2016) e urban metabolism (Wolman, A., 1965 e Odum, H. T. 1996) e all’approccio all’economia circolare (MacArthur Foundation, 2013) L’habitat cosmopolita è vivo – di una vitalità “biologica” – e si anima di elementi che contribuiscono dall’esterno a determinare la sua natura di città aperta al mondo e dall’interno ad offrire esperienze urbane di tipo cosmopolita. Abitare una città cosmopolita significa, quindi, vivere una identità in divenire, in cui l’obiettivo è perseguire la felicità dei suoi abitanti. Una città cosmopolita è una città complessa e differenziata che rifiuta l’omologazione degli spazi di vita e che favorisce la diversità culturale, sociale, produttiva e abitativa delle sue parti. Una città compenetrata da una complessa relazione di flussi globali e locali che creano nuove visioni (e divisioni), gerarchie e opportunità, tensioni e conflitti.
Palermo +20 Cosmopoli Policentrica
ci sfida a ripensare radicalmente il modello di sviluppo assecondandone la sua transizione verso una resilienza strutturale (Carta, 2019) in cui vengono messe in atto le azioni necessarie per non farci sorprendere dalle drammatiche epifanie – come l’apparizione improvvisa (ma annunciata) del coronavirus – adottando invece un atteggiamento proattivo che ci consenta di agire oggi, cambiando molte distorsioni della nostra relazione con la natura, progettando un futuro che non sia distopico, ma seducentemente “protopico”: fondato sul progetto ecologico di una rinnovata alleanza tra specie viventi e tra città e territorio. Significa progettare un modo diverso di abitare il pianeta, realizzando città che non ci facciano ricadere nella trappola di una distopia, ma che alimentino l’audacia della fiducia nel futuro. Città ecologiche a prova di crisi in equilibrio con le altre specie viventi, ma soprattutto luoghi privilegiati della salute pubblica, come era stato alla nascita dell’urbanistica moderna alimentata proprio dalla matrice igienista: si pensi ai piani innovativi di Barcelona (1859) e Londra (1944). Significa tornare – come abbiamo fatto storicamente in Italia – a progettare città policentriche e con densità differenziate, porose alla natura, fondate su un più adeguato metabolismo circolare dell’acqua, del cibo, dell’energia, della natura, dei rifiuti, con una maggiore prossimità delle persone ai luoghi della produzione e ai servizi. Sono quelle chiamiamo “città aumentate” (Carta, 2017) perché capaci di amplificare la vita comunitaria senza divorare risorse: città più senzienti per capire prima e meglio i problemi, più creative per trovare risposte nuove all’abitare e alle forme e funzioni dello spazio pubblico, più intelligenti per gestire le informazioni e ridurre i costi di intervento, più resilienti per adattarsi ai cambiamenti e agli shock entro una rinnovata dimensione ecologica, più fluide per accogliere le diversità, più produttive per tornare a generare lavoro e benessere, più collaborative per coinvolgere tutti e, infine, più circolari per ridurre il consumo di suolo ed eliminare gli scarti.

ACTION 2020: AUGMENTED PALERMO

Con l’obiettivo di progettare la città di Palermo policentrica in un’ottica cosmopolita, i Laboratori Coordinati affronteranno il tema/progetto della Augmented City come sfida per re-immaginare la città, gli spazi pubblici, le comunità, le relazioni, le infrastrutture, i servizi e i paesaggi per i tempi che cambiano. La sperimentazione progettuale, su aree di studio predefinite, produrrà soluzioni innovative per la città, creando un nuovo equilibrio tra urbano e urbanizzabile, riattivando luoghi e spazi dismessi, in disuso o in declino, e ri-ciclando infrastrutture, paesaggi ed edifici che possano accogliere nuovi cicli di vita urbana. Con l’obiettivo specifico di trasformare gli spazi della città in luoghi “cosmopoliti”, i Laboratori applicheranno specifiche metodologie di analisi e un approccio processuale, incrementale e adattivo per la fase di progettazione della rigenerazione urbana. I talenti e la creatività urbana, l’innovazione tecnologica e la cittadinanza attiva fungeranno da straordinari strumenti per la riconfigurazione dei cicli urbani, come attivatori di reti, catalizzatori dei flussi e come risposta collaborativa alle necessità della città. La definizione degli obiettivi strategici necessari per mettere a punto i processi di rigenerazione urbana sarà guidata dai paradigmi della Augmented City, attraverso l’applicazione del Cityforming© Protocol per la simulazione di un progetto complesso e incrementale di nuovi metabolismi urbani. Le sinergie tra pianificazione strategica, progettazione urbanistica e politiche urbane stimolate dall’uso del Cityforming© Protocol contribuiranno a rigenerare la città. Il Cityforming© Protocol è un metodo incrementale di tattiche colonizzatrici, di conseguenti radicamenti consolidativi e di scenari di sviluppo che predilige un approccio da masterprogram strategico, animato dall’adozione di un programma di interventi mirato alla nascita di un ecosistema urbano complesso e instabile come un sistema vivente, piuttosto che immutabile nelle regole del masterplan, ma sostanzialmente in declino.

Scarica il Programma del Laboratorio

LECTURES 2020

La didattica dei Laboratori Coordinati prevede quattro blocchi didattici, uno per ciascun mese del semestre in modalità full immersion dal giovedì al sabato. Le attività di didattica frontale, di didattica sperimentale ed i contributi esterni di ospiti nazionali e internazionali saranno distribuite in ciascun blocco didattico, in modo da garantire che le lezioni frontali (che forniranno conoscenze teoriche, metodologiche ed esempi di buone pratiche nazionali ed internazionali utili a fornire le competenze necessarie per affrontare i temi proposti sia nella fase analitica che per la sperimentazione progettuale) saranno subito utilizzate per le attività di didattica sperimentale. A fianco a queste lezioni, i seminari integrativi saranno condotti da giovani ricercatori che amplieranno l’apparato teorico dei Laboratori Coordinati e forniranno ulteriori spunti di riflessione grazie alla molteplicità dei temi che verranno trattati e alle letture di alcune città internazionali che verranno proposte.

Prolusione, Lezione 1:
Futuro. Politiche per un diverso presente
Prolusione, Lezione 2
: Reimagining Urbanism: creative, smart and green cities (parte 1 e 2)
Lezione 3: Re-cyclical Urbanism: le nuove sfide per la rigenerazione urbana
Strumenti 1: Analisi strutturale e l'analisi dei cicli del metabolismo urbano
Lezione 4: Nuovi paradigmi: the Augmented City
Lezione 5: Urban Hyper-Metabolism: un paradigma dirompente
Lezione 6
: Cityforming© Protocol
Lezione 7
: Smart Planning per città senzienti e dialogiche
Lezione 8:
La pianificazione urbana strategica e il progetto urbanistico
Lezione 9: Le domande di trasformazione e l’agenda in atto a Palermo
Open Lectures: 12 lezioni


WORKSHOP 2020
Il Laboratorio di Urbanistica 2 affronterà il tema/progetto della Augmented City come sfida per re-immaginare città, infrastrutture e paesaggi per i tempi che cambiano. Si configura come una vera e propria “agenzia di progettazione” che agisce nella filiera didattica-ricerca-sperimentazione per produrre soluzioni progettuali innovative per la città di Palermo, creando un nuovo equilibrio tra urbano e urbanizzabile, riattivando luoghi e spazi dismessi, in disuso, o in declino e ri-ciclando infrastrutture o paesaggi o edifici che possano accogliere nuovi cicli di vita urbana. Nelle fasi del workshop saranno applicati paradigmi, metodi e strumenti attraverso sperimentazioni progettuali di rigenerazione urbana applicate in alcune aree della città di Palermo. Il workshop sarà articolato in due fasi: analisi e diagnosi; progetto.
#W1_Analisi e diagnosi. La prima fase del workshop prevede l’applicazione di tecniche di analisi, valutazione e interpretazione delle componenti strutturali delle città di Palermo, e l’applicazione di una specifica metodologia di analisi tesa a rilevare le componenti materiali e immateriali delle aree oggetto di studio del Laboratorio. Ciò consentirà allo studente di mettere in pratica quegli esercizi metodologici che rappresentano le prime fasi di un processo di progettazione urbana..

#W2_Progetto. La seconda fase del workshop prevede la simulazione di un progetto complesso di nuovi metabolismi urbani e di rigenerazione di alcune aree della città di Palermo, re-immaginando un nuovo scenario di sviluppo, al fine di riattivare la città attraverso le sinergie tra pianificazione strategica, progettazione urbanistica e politiche urbane. Utilizzando il paradigma della Augmented City e le dieci sfide con cui è declinato, attraverso un approccio progettuale ecosistemico e circolare, il progetto di rigenerazione urbana e umana nelle aree di progetto (selezionate dalla docenza) dovrà essere elaborato attraverso le modalità definite dal Cityforming© Protocol, definendo: obiettivi incrementali e strategie (a breve, medio e lungo termine), politiche urbane, cicli di vita urbana da riattivare, nuovi cicli di vita urbana da innescare, pianificazione degli usi, norme, attori, progettazione degli spazi pubblici e dei complessi edilizi. L’obiettivo da perseguire sarà quello di trasformare le poliferie oggetto di studio in luoghi e comunità creative e innovative, nonché il rafforzamento della rete ecologica urbana come armatura di connessione delle isole della città. I progetti del Laboratorio saranno chiamati a confrontarsi con differenti temi, quali: la città ecologica e resiliente; la multifunzionalità degli spazi; il rilancio dell’interesse dei privati e la promozione di partnership pubblico-privato; la creazione di nuove centralità a elevata specializzazione; l’intervento sullo spazio pubblico, sul sistema del verde urbano e della mobilità; la rigenerazione economica e della coesione sociale; la dotazione di servizi; la ricucitura dei paesaggi di margine e la rigenerazione dei fronti d’acqua.



STUDY TRIP 2021
European Augmented Cities
Ogni anno il Laboratorio organizza un viaggio di studio dedicato alla visita critica di luoghi ed esperienze progettuali dello scenario europeo. Quest’anno il viaggio di studio sarà posticipato al 2021, se la pandemia lo consentirà

Augmented City
Cities could be considered vibrant organisms of data and information, of sensors and actuators, of actions and reactions generated by users and environment both. Ten thousand years ago the city was invented to be an “enabling device” for community’s evolution and innovation. Now this role of human enhancement must be renewed and reinforced: the city must become a device for augmenting our contemporary life: a true augmented city. If we live and act in a reality permanently improved by hard and soft devices, our cities must be more responsive to our behavioral changes. We would be able to build a more efficient urban environment, able to sense and to act everyday and for everyone. In the augmented city everyday data-capturing devices can monitor rainfall, pollution, water, energy, natural light or traffic and then process this information in real time, thus allowing for creating a seamless coordination and planning system, and enabling the shared use and optimization of resources. At the Augmented City is dedicated my next book, focusing it by ten keywords. [apri]
Re-cyclical Urbanism
Riciclo, riuso e riattivazione sono le parole chiave della metamorfosi circolare che stiamo attraversando e che si traducono sempre più spesso in progetti ecologici, intelligenti e creativi per le città, le infrastrutture e i paesaggi. Dagli albori di un Neo-antropocene che tenda a ridurre la sua impronta ecologica e ad incrementare l’intelligenza collettiva della noosfera, emergono le visioni e i paradigmi di un Re-cyclical Urbanism, una urbanistica re-ciclica non dissipativa ma generativa, di cui il libro indaga pratiche già in atto per individuare protocolli di pianificazione e per forgiare dispositivi progettuali capaci di agire nella società circolare. Il Re-cyclical Urbanism agisce a partire dalla riscrittura di “righe di codice” dismesse (le funzioni), dalla riattivazione di “banchi di memoria” non utilizzati (le aree) e dal recupero di “routine” urbane ancora efficienti (le infrastrutture) proponendosi come un nuovo sistema operativo dello sviluppo sostenibile. [apri]
Urban Hyper-Metabolism
Reimagining Urbanism Re-immaginare l’urbanistica richiede un rigoroso esercizio di volontà, responsabilità e competenze che si fondino su un sistema di governo delle trasformazioni urbane basato su nuovo pentagramma dello sviluppo: visione, strategia, progetto, regole e comunità. Un pensiero differente ed una filiera di azioni per i tempi nuovi, capaci di re-immaginare il progetto urbano. Le città del futuro – smart, creative e green – dovranno agire entro uno stato di perturbazione che non sparirà presto, dovranno riattivare i propri capitali guidate da una urbanistica in grado di garantire nuove forme di convergenza tra sostenibilità culturale economica, ambientale e sociale sia attraverso l’adozione di nuove visioni di futuro, sia attraverso l’uso di nuovi paradigmi ma anche attraverso la qualità delle decisioni e la concretezza dei progetti. Reimagining Urbanism Re-immaginare l’urbanistica richiede un rigoroso esercizio di volontà, responsabilità e competenze che si fondino su un sistema di governo delle trasformazioni urbane basato su nuovo pentagramma dello sviluppo: visione, strategia, progetto, regole e comunità. Un pensiero differente ed una filiera di azioni per i tempi nuovi, capaci di re-immaginare il progetto urbano. Le città del futuro – smart, creative e green – dovranno agire entro uno stato di perturbazione che non sparirà presto, dovranno riattivare i propri capitali guidate da una urbanistica in grado di garantire nuove forme di convergenza tra sostenibilità culturale economica, ambientale e sociale sia attraverso l’adozione di nuove visioni di futuro, sia attraverso l’uso di nuovi paradigmi ma anche attraverso la qualità delle decisioni e la concretezza dei progetti [sfoglia]

Editoriale List

Reimagining Urbanism
Re-immaginare l’urbanistica richiede un rigoroso esercizio di volontà, responsabilità e competenze che si fondino su un sistema di governo delle trasformazioni urbane basato su nuovo pentagramma dello sviluppo: visione, strategia, progetto, regole e comunità. Un pensiero differente ed una filiera di azioni per i tempi nuovi, capaci di re-immaginare il progetto urbano. Le città del futuro – smart, creative e green – dovranno agire entro uno stato di perturbazione che non sparirà presto, dovranno riattivare i propri capitali guidate da una urbanistica in grado di garantire nuove forme di convergenza tra sostenibilità culturale economica, ambientale e sociale sia attraverso l’adozione di nuove visioni di futuro, sia attraverso l’uso di nuovi paradigmi ma anche attraverso la qualità delle decisioni e la concretezza dei progetti.

Editoriale List

Creative City: dynamics, innovations, actions
Le città che investono in ricerca, innovazione e rigenerazione attraverso la cultura e la creatività sono quelle all'avanguardia in Europa, dove si vive meglio, dove la cultura, l'arte, l'architettura e l'urban design hanno un ruolo e un significato attivo e che agisce sulla costruzione di un nuovo ed evoluto concetto di cultura delle città. Creativecity è una ricerca-rassegna, un atlante di progetti urbani e di paesaggio che raccoglie buone pratiche di creatività per il cambiamento della città contemporanea, tra cui Amsterdam, Barcelona, Bilbao, Bordeaux, Genova, Hamburg, Lyon, Lisboa, Marseille, Newcastle, Palermo, Rotterdam e Valencia. Le “piccole capitali creative” vengono interpretate per capire cosa accade e come si evolve l'Europa urbana nella quale viviamo e quali prospettive si aprono nei prossimi anni. [sfoglia il libro]
 

ORARIO DELLE LEZIONI

I semestre
GIOVEDI', VENERDI' E SABATO (di ogni inizio del mese)
8,30-13,30
14,30-18,30


WORKSHOP FINALE
11-15 gennaio 2021