Michele Bertolini è ricercatore post-dottorato presso l’Università Ca’ Foscari (Venezia). Nel 2006 ha completato il suo dottorato di ricerca (Filosofia) su Konrad Fiedler e il problema forma/espressione presso l’EHESS di Parigi (École des Hautes Études en Sciences Sociales) e l’Università degli Studi di Milano. Dal 2006 è docente di Estetica e Critica d’arte presso la Scuola di Belle Arti di Bergamo e collabora con la cattedra di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano.
La sua ricerca è sui legami tra il verbale e il visivo, sull’estetica e l’ontologia di immagini in movimento, sull’estetica dello spettatore nel XVIII secolo (in particolare su Diderot). Oltre a numerosi scritti di estetica, teoria dell’arte (Diderot, Cassirer, Balzac, Bayer, Malraux, fritto) e cinema (Bazin, Bresson, Lang, Tarkovskij, Tourneur, Welles), è autore di: L’estetica di Bergson. Immagine, forma e ritmo nel Novecento francese (Mimesis, 2002), La rappresentazione e gli affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico (Mimesis, 2009), Deleuze e il cinema francese (Mimesis, 2002). Ha tradotto e curato: André Bazin, Jean Renoir (Mimesis, 2012), Diderot e il demone dell’arte (Mimesis, 2014) e co-curato: Entrare nell’opera: i Salons di Diderot (Le Monnier, 2012), Paradossi settecenteschi. La figura dell’attore nel secolo dei Lumi (Led, 2010).
Tra le pubblicazioni sull’estetica settecentesca: Gusto e fruizione estetica, in M. Mazzocut-Mis, Lineamenti di Estetica. Temi e problemi, Le Monnier, 2015, pp. 54-72; Percorsi dello sguardo: il problema della lateralità delle immagini artistiche nei Salons di Diderot; Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell’estetico, vol. V, n. 2, 2012, pp. 69-90.