Simone Ferrari insegna Storia dell’arte moderna
all’Università di Parma, ove è ricercatore. In precedenza, ha
lavorato all’Università di Torino (2001-2010). Ha collaborato a
mostre su Dürer, Leonardo e Tiziano. Fra le sue pubblicazioni:
Jacopo de’ Barbari (2006), Voci del Rinascimento (2008) e
Forestieri a Milano (con A. Cottino, 2013), incentrato sui
rapporti Bramante/Leonardo/Dürer.
L’articolo recensisce la mostra dedicata al
giovane Dürer (Norimberga, 2012) e ne mette in risalto i notevoli
motivi di interesse, che riguardano non solo le opere esposte ma
l’approccio storico complessivo. In particolare, si evidenzia la
definizione e la caratura del maestro sulla base delle fonti e dei
testi dell’epoca. Discute inoltre alcune ipotesi attributive e
cronologiche ed avanza alcuni confronti stilistici (che rimandano
alla produzione di Leonardo, Jacopo de’ Barbari e Baldung Grien).
The article reviews the exhibition dedicated to the young Dürer (Nuremberg, 2012) and it emphasizes not only the significant interest of the works on display but especially the historical approach overall. In particular, it should be noted the definition and the caliber of the master on the basis of literary sources and texts of the era. It also discusses some hypothesis attributive, and chronological, and it advances some stylistic comparisons (that refer to the production of Leonardo, Jacopo de’ Barbari and Baldung Grien)